"Attraverso Siris, l’autore ci invita a ragionare sul concetto di limite – che sicuramente può venire in mente se si pensa a una persona in carrozzina; in realtà, nel libro si ribalta tale credenza mostrando un personaggio che, nonostante gli ostacoli palesi posti dalla sua malattia, riesce a rompere ogni schema e a guadagnarsi la sua libertà: Siris supera i limiti, ed è un esempio per tutti noi.
L’autore racconta la disabilità con intelligenza, rifuggendo ogni pietismo: Siris è un diavolo di donna che non ha certo bisogno di essere compatita, anzi, povero chi pensa di manipolarla o di metterle i piedi in testa!"
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